di Marco Lombardozzi*

Con la pandemia il rischio di suicidio aumenta” (Aina Fernandez, psichiatra, direttrice della Unità di Prevenzione del Suicidio dell’ospedale Sant Pau di Barcellona). Considerato che nel mondo avvengono 800.000 suicidi l’anno, un morto ogni 40 secondi, il tema è di fondamentale importanza sociale. I dati ci dicono che il Disturbo Post Traumatico da Stress è triplicato da quando è cominciata la crisi legata al Covid-19 e questo disturbo è uno di quelli che causano il suicidio.

Nelle situazioni di paura, come quella che stiamo vivendo da un anno, l’amigdala (complesso situato nel lobo temporale del cervello che gestisce le emozioni e in particolar modo la paura) si attiva producendo molecole di oppiacei naturali che riducono la sensazione di dolore, temporaneamente. Ma nelle persone che soffrono di Disturbo Post Traumatico da Stress questa produzione si protrae invece a lungo anche dopo la cessazione dell’evento, causando alterazione dello stato emotivo. Inoltre, verrebbero alterati i livelli di neurotrasmettitori che agiscono sull’ippocampo ( parte del cervello, situato nel lobo temporale. Ha un ruolo importante nella formazione della memoria e nella collocazione spazio temporale) danneggiando la capacità di memoria e di apprendimento.

Un’indagine in Spagna su 58.500 persone che hanno risposto alla domanda “che sensazione provoca in te la crisi da Covid-19?” hanno risposto nel seguente modo:

Insicurezza 36,7%

Impotenza 17,11%

Paura 7,2%

Rabbia 4,7%

Altre risposte sono frammentate in minori percentuali.

Un’altra ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine il 5 dicembre 2019 ha avuto come oggetto il cervello di operatori che per 12 mesi hanno lavorato nella stazione di ricerca tedesca Neumayer III in Antartide. In questo esperimento naturale di isolamento sociale, il cervello degli operatori ha subito una cambiamento importante: il giro dentato dell’ippocampo, alla fine della permanenza in Antartide, ha mostrato una riduzione statisticamente significativa rispetto al momento della partenza e anche rispetto al gruppo di controllo che è vissuto in un ambiente normale. Alexander C. Stahn et al (2019) Brain Changes in Response to Long Antarctic Expeditions. New England Journal of Medicine, December 5. Noi sappiamo che se l’ippocampo si rimpicciolisce il soggetto tende alla depressione, oltre a perdere le sue ottimali funzioni di memoria e di risposta agli stimoli emozionali. Sappiamo anche che alla riduzione volumetrica dell’ippocampo risponde un’ ipertrofia dell’amigdala, la quale è il centro della paura, con conseguente vulnerabilità estrema verso ogni stimolo fobizzante. Questi due aspetti ricadono sull’ipotalamo con verosimili alterazioni nell’ambito dell’asset ormonale e della cascata dello stress.

Non ci vuole molto a capire che, a seguito della pandemia da Covid-19 e delle misure restrittive sociali conseguenti, l’ansia, l’insonnia e la paura sono aumentate moltissimo nella popolazione di qualsiasi fascia di età.

La classe medica e psicologica si sta preparando ad affrontare questi disturbi verso i quali, all’inizio, è sembrata impreparata.

I presidi della Medicina di Modulazione dei Sistemi (composti a base di piante medicinali, probiotici, vitamine, proteine, low dose medicine ) si mostrano efficaci in tutte le affezioni sopra citate poiché svolgono un’azione su tutti i sistemi PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia) Modulando una risposta adattativa sia da parte del sistema psichico che endocrino immunologico.

In particolare si sono rivelati utili

Per l’insonnia: Composto a base di: Passiflora, Biancospino, Salvia, Zafferano.

Per la paura: Composto a base di: Aconitum napellus 6CH, Aesculus hippocastanum 4CH, Ambra grisea 10CH, Anacardium orientale 6CH, Arnica montana 30CH, Bothrops lanceolatus 10CH, Cervello 4CH, Cinchona succirubra 4CH, Cocculus indicus 4CH, Conium maculatum 4CH, Embrione 4CH, Gelsemium sempervirens 4CH, Hepatine 4CH, Hyoscyamus niger 6CH, Ignatia amara 8CH, Kalium bichromicum 8CH, Kalium phosphoricum 6CH, Luesinum 15CH, Magnesia phosphorica 10CH, Medorrhinum 15CH, Phosphoricum acidum 10CH, Placenta 4CH, Ruta graveolens 4CH, Selenium 10CH, Sulfur 10CH, Thuja occidentalis 6CH.

Per l’ansia: Composto a base di: Kalium bromatum 4CH, Phosphoricum acidum 4CH, Psorinum 12CH, Sepia officinalis 4CH, Strychnos ignatii 4CH, Zincum valerianicum 4CH.

*presidente Associazione Medicina di Modulazione dei Sistemi