di Marco Lombardozzi*

Da quando si è diffuso il Covid-19 a livello mondiale, molti studi osservazionali hanno verificato che i bambini contagiati dal virus hanno avuto sintomi molto più lievi rispetto agli adulti, e solo in rarissimi casi l’infezione si è aggravata. Il focus si è posto sul ruolo dell’immunità innata. In effetti il sistema di difesa dei bambini risponde rapidamente alle infezioni con l’immunità naturale aspecifica e una proteina dell’immunità naturale è la lattoferrina presente già nel latte materno, che protegge dalle infezioni impedendo ai patogeni (virus, batteri, funghi) il passaggio nelle cellule della mucosa respiratoria e intestinale. Nel mese di aprile, quindi, è stato avviato un trial di ricerca presso il policlinico Tor Vergata di Roma da parte del Prof. Luca Bianchi, Ordinario e Direttore della UOSD di Dermatologia e Massimo Andreoni, Ordinario di Malattie Infettive del PTV, per valutare l’efficacia e la sicurezza di una formulazione di lattoferrina, somministrata per uso orale e ed intranasale. Questo trial clinico, pubblicato su Journal of Molecular Science, è stato il primo approvato sull’utilizzo della lattoferrina nei pazienti Covid positivi a livello nazionale ed internazionale. I risultati ottenuti nei pazienti hanno dimostrato, per la prima volta l’efficacia della lattoferrina nel favorire, senza effetti avversi, la remissione dei sintomi clinici nei pazienti Covid-19 positivi sintomatici e la negativizzazione del tampone già dopo 12 giorni dal trattamento.  Accanto a questo studio clinico, un team coordinato dalla Prof.ssa Piera Valenti, Ordinario di Microbiologia dell’Università La Sapienza di Roma e Membro del Comitato Internazionale sulla Lattoferrina ha verificato in parallelo la qualità, la purezza e l’integrità della lattoferrina utilizzata. La lattoferrina è una glicoproteina capace di sottrarre il ferro non legato dai fluidi corporei e dalle aree di flogosi, in tal modo evita il danno prodotto dai radicali tossici dell’ossigeno e diminuisce la disponibilità di ioni ferrici per i microorganismi che invadono l’ospite. Dotata di attività antivirale e antibatterica, è considerata uno tra i più importanti fattori dell’immunità naturale. È presente nelle mucose e nei neutrofili insieme ad altri fattori quali il lisozima e la lattoperossidasi. La lattoferrina inibisce direttamente l’infezione virale legandosi ai siti dei recettori virali e/o agli eparansolfati delle cellule dell’ospite impedendo in tal modo che il virus infetti le cellule. Inoltre ha dimostrato di avere potenti effetti antivirali contro la replicazione del Citomegalovirus e questo aspetto è molto importante, perché si è visto che il Covid-19 ha la capacità di slatentizzare pregresse infezioni da Cytomegalovirus. È anche in grado di stimolare la crescita dei bifidobatteri, migliorando il quadro del microbiota intestinale che è implicato nel processi immunologici sistemici. Modula l’attività delle citochine infiammatorie, che, come sappiamo, sono fondamentali nell’infezione da Covid-19 il quale provoca la tempesta citochinica. Pertanto la lattoferrina sembrerebbe rappresentare un valido aiuto, sia preventivo che curativo, nelle infezioni da Covid-19.

*presidente Associazione Medicina di Modulazione dei Sistemi