di Marco Lombardozzi

Da alcuni anni abbiamo assistito ad un forte aumento dei casi di allergie. Fino agli anni 80 le allergie erano prevalentemente stagionali, poi, a seguito dell’ inquinamento ambientale sempre più incisivo, possiamo affermare che oggi la condizione allergica è permanente durante l’intero anno. Comunque il periodo primaverile rimane quello a più alta incidenza di sintomi allergici e nel mese di Aprile avvengono i picchi più elevati. Le terapie maggiormente diffuse sono quelle a base di antistaminici e cortisonici che ottengono senz’altro una riduzione del quadro sintomatologico ma hanno numerosi effetti collaterali e non vanno nella direzione della cura ma solo della riduzione del sintomo.

Se vogliamo veramente aiutare il paziente allergico dobbiamo valutare: 1) la riduzione del carico allergenico 2) processare la tolleranza 3) sostenere gli emuntori.

Nel caso del punto 1) va valutato il tipo di allergeni implicati. Nel caso 2) bisogna ricordare che il soggetto allergico non è ipersensibile a qualcosa e solo a quella, è un individuo che ha nella reattività la sua modalità di esistere, quindi reagisce a numerosi tipi di allergeni anche se risulta allergico solo a pochi. Questo è dovuto alla caduta dell’equilibrio TH1-TH2 verso l’iper espressione di TH2. Questa condizione immunologica rende il soggetto iper reattivo e lo espone a rischi di sintomi allergici derivanti dal contatto con molte sostanze. Quindi bisogna ridurre questa condizione stimolando il sistema TH1. Questa azione viene svolta in modo efficace da farmaci omotossicologici che non trattiamo in questa sede.

Il punto 3) è quello in cui la Nutraceutica e la Fitoterapia hanno maggiori possibilità di successo e possiedono un bel numero di rimedi. Tra questi il macerato glicerico di Ribes Nigrum il quale ha proprietà dimostrate di azione cortison like. Lo useremo quindi prevalentemente a fini sintomatologici per alleviare i disturbi connessi all’allergia. Un’azione più focalizzata sul sostegno degli emuntori la svolge un composto a base di Tarassaco, Bardana, Curcuma, Cardo Mariano ed Equiseto.

In particolare il Tarassaco, la curcuma e il Cardo Mariano svolgono un’importante funzione attivatrice del fegato che è il principale emuntore del nostro organismo. L’Equiseto sostiene in modo specifico la funzione emuntoria renale, la più connessa con i liquidi corporei, oltre ad agire sulla matrice extracellulare attivando verosimilmente il meccanismo di efferocitosi, quindi di pulizia della matrice stessa. Infine la Bardana attiva la funzione emuntoriale della cute, molto spesso implicata nei processi allergici primaverili. Di solito si trova in commercio sotto forma di bustine di cui se ne assumono 1-2 al giorno.

Un altro prodotto fitoterapico rivelatosi utile è a base di Quercetina, Astragalo, Resveratrolo e Bromelina. La Quercetina inibisce l’espressione del gene H1R che codifica per il recettore dell’istamina, nei pazienti con rinite allergica si è vista un’iper espressione di questo gene. L’Astragalo stimola le cellule TH1, modula la produzione di citochine proinfiammatorie, riduce gli effettori delle reazioni allergiche come IL-4 e IL-5. Il Resveratrolo incrementa la produzione di IL-10 con azione antinfiammatoria e antiallergica, infine la Bromelina è nota da tempo per la sua efficacia contro le infiammazioni. Quindi possiamo concludere che la Fitoterapia e la Nutraceutica possono intervenire efficacemente nelle patologie allergiche, soprattutto in base al sostegno degli emuntori e alla regolazione delle citochine implicate nei meccanismi allergici.