Dr. Micozzi, lei ha recentemente scritto il libro Materia Medica Nova, per le edizioni Galeno. Può raccontare perché ha sentito l’esigenza di questo volume così innovativo?

Il libro è il risultato, datato almeno 20 anni, di riflessioni e approfondimenti sul significato neurologico dei sintomi e sugli analoghi risultati prodotti dalla tossicologia delle singole sostanze. La sovrapposizione di questi due elementi rappresenta l’obiettivo della metodologia omeopatica, senza stravolgere la Materia Medica di Hahnemann, ma integrandola con le informazioni della neurofarmacologia. Non posso negare che il lavoro pubblicato sia partito dalle incertezze e dai dubbi, peraltro comprensibili, nell’affrontare lo studio della sperimentazione pura, spesso lasciata orfana di prove, la quale richiamava la necessità di confrontarsi con la moderna tossicologia.

Questo libro si presenta utile solo al medico omeopatico esperto o può dare strumenti anche a chi non conosce l’Omeopatia?

È rivolto a entrambi, ma è necessario compiere un salto verso la neurologia, che nella sua complessità (intesa come sistema complesso), offre lo spunto per la comprensione dei sintomi del malato nella sua globalità. Il percorso neurologico riesce a dare spiegazioni non interpretative. Come spiegato nell’Introduzione, “la matassa sintomatologica trae origine da una rete neuronale complessa, la quale presenta coefficienti farmacologici diversi, ognuno dei quali esprime la chiave di una serratura”, che si apre attraverso il Repertorio.

Alla fine del libro ha scritto un breve repertorio, molto diverso rispetto ai repertori di tutte le materie mediche omeopatiche esistenti. È una forte innovazione. Ce ne vuole spiegare il significato?

È un repertorio che permette di studiare i sintomi attraverso la rete neurologica e le corrispettive sindromi, dovute all’agonismo o all’antagonismo dei singoli recettori. È proprio il ruolo dei recettori a definire la sintomatologia, sia del farmaco, sia del malato, aprendo lo studio a una conoscenza ordinata, fondata sul terreno oggettivo della tossicologia neurologica.