Redazione
La Fondazione Edmund Mach (FEM) di San Michele all’Adige in uno studio pubblicato su Trends in Plant Science, (V. Mazzoni et al., “Bridging biotremology and chemical ecology: a new terminology”, Trends in Plant Science, 2024, ISSN 1360-1385) comunica che sono stati osservati e studiati alcuni animali nei quali si è riscontrato che emettono segnali non visibili. Questi segnali sono sia di natura chimica che vibrazionale. Quelli di natura vibrazionale sono stati codificati con i nomi di ferodone e allelodone. Per la precisione: i ferodoni riguarderebbero le vibrazioni che portano segnali tra individui della stessa specie, gli allelodoni quelle utilizzate per comunicare tra specie differenti.
Abbiamo quindi un approccio a un nuovo linguaggio presente nel mondo animale in cui, dicono i ricercatori trentini, “viene formalizzata la relazione tra due discipline: quella della chimica ecologica, relativa ai segnali chimici, e quella della biotremologia, attinente ai segnali vibrazionali”.
L’obbiettivo di questo studio è “facilitare la comunicazione della ricerca, specie nelle sue componenti applicative finalizzate al controllo dei patogeni e alla protezione delle piante, aprendo prospettive innovative nella comprensione delle interazioni tra organismi viventi”.
Abbiamo già visto che esiste una comunicazione tra i batteri definito Quorum Sensing, controllo della densità della popolazione batterica con cui i batteri monitorano le condizioni dell’ambiente in cui si trovano e poi si scambiano informazioni utili per la sopravvivenza. Successivamente il genetista Rotem Sorek scopre che esiste qualcosa di simile anche tra i virus e lo ha chiamato Arbitrium.
Ora scopriamo che forme animali e vegetali comunicano tra di loro addirittura attraverso vibrazioni. Si apre dunque un nuovo panorama nella comunicazione tra esseri viventi tra i quali possiamo includere gli esseri umani.
Possono quindi aprirsi nuove prospettive diagnostiche e terapeutiche di enorme importanza. L’articolo è stato messo a punto in collaborazione con l’Università di Trento e include le firme di 15 scienziati esperti nella comunicazione degli insetti di diverse università, tra cui quelle del Missouri, della Florida, di Amsterdam, di Berlino, di Valencia, di Slovenia e Giappone.“Gli organismi viventi – spiega Valerio Mazzoni del FEM – utilizzano sia stimoli chimici che meccanici per sopravvivere: la comunicazione vibrazionale riveste un ruolo significativo nel mediare i comportamenti animali e nell’indurre risposte fisiologiche nelle piante”. La “biotremologia” – aggiunge – “è una scienza relativamente nuova che sta vivendo una crescita rapida”. Chissà che alcuni farmaci omeopatici non possano rientrare in questa nuova scienza?
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