di Marco Lombardozzi

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese novembre è il mese in cui l’umidità arriva nel corpo e comincia a creare i primi scompensi. Infatti il rene è l’organo più coinvolto in questo periodo dell’anno, secondo i principi di questa antica Medicina. Pertanto da novembre è importante iniziare ad alimentarsi con cibi cotti, evitando di abusare di cibi troppo freddi come le insalate, le mozzarelle e gli agrumi. Questi alimenti rallentano e raffreddano il jiao medio mettendolo in difficoltà e aumentando l’umidità interna. Per Jiao si intende il “triplice riscaldatore”, ovvero quella serie di organi che trasformano gli alimenti in energia, caratterizzato da numerose connessioni energetiche con tutte le parti del corpo, tra queste il rene è la principale.

Noi medici sappiamo quanto sia importante scaldare quando vi sia un raffreddamento. In chiave preventiva, quindi, in questo periodo dell’anno, bisogna evitare ogni occasione che possa esporci al freddo, sia esterno che interno.

Quando parliamo di freddo intendiamo sia l’elemento climatico legato alla temperatura, sia i cibi, come abbiamo visto, ma anche gli stati emozionali che nel freddo trovano la loro espressione come, per esempio, privarsi delle emozioni, provare indifferenza verso gli altri, avidità, avarizia, egoismo. In una visone P.N.E.I. (psiconeuroendocrinoimmunologica) della medicina, l’elemento emozionale ha pari dignità di importanza rispetto a quello fisico. Sarebbe quindi opportuno evitare gli stati sopra descritti ma ricercare piuttosto stimoli gioiosi e stati di amore. Dal punto di vista terapeutico esistono sostanze naturali che producono gli effetti fisici ed emozionali necessari a questo periodo, vediamone alcuni.

L’olio essenziale di Eucalipto è un potente fluidificante del catarro bronchiale, quindi scioglie il freddo polmonare. L’olio essenziale di Timo ha un effetto molto importante sulle infezioni broncopolmonari, antisettico e stimolante l’eliminazione del catarro. Anche questo olio essenziale ha effetto riscaldante. L’Altea è un’altra pianta di uso tipicamente invernale: ha proprietà emollienti, addolcenti e antiinfiammatorie e anche inibitorie sull’attività mucociliare delle pareti bronchiali. La Drosera esercita un’azione antisettica, dovuta alla plumbaginina, efficace antibiotico contro gli streptococchi, gli stafilococchi e gli pneumococchi. Il Lichene Islandico è importante in questo periodo, le foglie, usate in medicina, vengono essiccate al sole, e svolgono la loro azione terapeutica grazie ai principi attivi licheina e isolicheina

Scioglie il catarro ed ha azione antibiotica. Non va trascurata la Pulmonaria, il cui nome è suggestivo della sua azione sul polmone. Nel 1500 la sua azione era definita “disseccante”, anticipando quanto scoperto in epoche recenti riguardo la sua azione di riduzione del catarro bronchiale. Non va trascurato l’uso dei petali di papavero che vengono raccolti tra Maggio e Luglio, nel pieno del caldo solare, hanno proprietà fluidificanti sul catarro dei bronchi.

Esistono anche integratori che contengono l’N-acetilcisteina, un derivato dell’aminoacido L-cisteina. Studi condotti su pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva,  evidenziano che l’aggiunta di N-Acetilcisteina alla terapia convenzionale, avrebbe ridotto del 41% l’esacerbazione della sintomatologia. I rimedi naturali sopra descritti trovano un valido riscontro nella pratica clinica quotidiana da parte di un numero sempre più elevato di medici.