La redazione

La parola BAPNE è un acronimo formato dalle parole: Biomeccanica, Anatomia, Psicologia, Neuroscienza e Etnomusicologia.
Il Metodo BAPNE è stato ideato da Javier Romero Naranjo, musicologo, pedagogo musicale e neuro-psicologo, docente universitario presso l’Università di Alicante. È un metodo di stimolazione cognitiva, socio-emotiva, psicomotoria e neuroriabilitativa basato sulla neuromotricità. Utilizza la body percussion come risorsa didattica focalizzata sulla possibile stimolazione delle funzioni cognitive ed esecutive.
La body percussion è un sistema musicale in base al quale chiunque può suonare un unico strumento: il corpo. Ascoltando il ritmo di una melodia il soggetto percuote parti del suo corpo con le mani ed esegue in questo modo un brano di percussione ritmica. Le etnie africane e sudamericane usano da tempi lontanissimi questa metodica. Attraverso la body percussion vengono stimolati tutti i lobi cerebrali perseguendo così uno sviluppo integrale della persona, seguendo la teoria delle intelligenze multiple di Gardner. Con la teoria delle intelligenze multiple, Gardner dimostra che non esiste una sola intelligenza, ma ben nove, che fanno riferimento ad altrettante strutture del cervello indipendenti l’una dall’altra. Questo vuol dire che un individuo è intelligente in nove modi diversi anche se le varie intelligenze si combinano completandosi a vicenda. Tornando alla body percussion, le sue azioni a livello neurale e cognitivo sono riconducibili al metodo tapping usato nell’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) ,per la sindrome post traumatica da stress.
BAPNE è un metodo di stimolazione cognitiva per lo sviluppo dell’attenzione, la memoria, la concentrazione e le funzioni esecutive. La finalità non è apprendere le note musicali, la loro durata o la lettura di una partitura, ma stimolare il cervello grazie ai benefici del ritmo.
Le modalità di insegnamento di questo metodo, secondo l’autore, seguono un percorso di educazione orizzontale. Sappiamo che ci sono due modi di fornire educazione, quello verticale in cui c’è un vertice e strati piramidali sottostanti. Per esempio l’insegnate seduto sulla cattedra e gli allievi frontalmente subordinati. Poi c’è quello orizzontale in cui insegnante e allievi sono seduti allo stesso livello, solitamente in circolo. Non siamo qui a discutere quale sia migliore, probabilmente entrambe hanno un valore nei diversi contesti, segnaliamo solo che nel metodo BAPNE si segue la via dell’educazione orizzontale.
I campi d’azione di questo metodo spaziamo dall’Alzheimer e le demenze al Parkinson, dalle situazioni di dipendenza in tutte le sue forme ai diversi livelli dello spettro autistico. Ma si può pensare di usarlo in tutte le attività didattiche con particolare orientamento verso quelle musicali, dove la musica viene studiata per la sua componente ritmica e non per la sua struttura. In questo caso la musica viene messa al servizio del sociale, sia per i bambini che per gli adulti. La musica ha un grande potere, è giusto usarlo per il bene delle persone sofferenti, in ogni suo possibile aspetto.