La redazione

Una delle più grandi minacce che fanno preoccupare gli scienziati è: e se non potessimo più fare interventi chirurgici?

Questa minaccia reale è la conseguenza dell’antibiotico resistenza che va sempre più rafforzandosi in tutto il mondo.

Nello scorso Febbraio è stato pubblicato il “libro-inchiesta” sui superbatteri e la resistenza agli antibiotici firmato dai giornalisti RAI Cataldo Ciccolella e Giulio Valesini, con prefazione di Sigfrido RanucciLa grande inchiesta di Report sugli antibiotici (Chiarelettere Editore, 2023).

Il volume svela cosa si nasconde dietro le quinte di laboratori produttori di farmaci a basso costo, che sono all’origine di una ‘globalizzazione di superbatteri antibiotico resistenti’; documenta l’uso sregolato di antibiotici negli allevamenti, somministrati a tutti gli animali da allevamento insieme al cibo, e la facilità con cui vengono prescritti da moltissimi medici quando non ce ne sarebbe bisogno.

Aggiorna e approfondisce l’allarme lanciato il 19 dicembre dello scorso anno nello speciale di Report “L’altra pandemia”, in cui i tre giornalisti portavano sotto i riflettori, su fonti ISS, il fatto che il 19% dei morti in Italia per Covid avevano anche contratto infezioni batteriche, e, dato ancor più allarmante, l’88% aveva contratto l’infezione batterica dopo essere entrato in ospedale.

In molti di questi pazienti si era riscontrata una resistenza agli antibiotici fino al 95%.

In pratica, argomentano i giornalisti, è come se si fossero “incrociate due pandemie”, specialmente in Italia; infatti nel 2019 si registrava la più alta mortalità per Covid a causa di “ricoverati per Covid, infettati poi in ospedale da superbatteri che hanno portato a un alto tasso di complicazioni e quindi ad alta mortalità dei pazienti”.

“Se andassimo a rivedere tutte le cartelle cliniche, si riscriverebbe la storia dell’alta mortalità da Covid nel nostro Paese”, conclude Ranucci, mettendoci in guardia: “senza antibiotici efficaci sono a rischio tutte le operazioni chirurgiche, a partire da quelle più comuni, come un parto cesareo o l’estrazione di un dente”.

Questa segnalazione dovrebbe attenzionare tutto il mondo medico e politico sanitario, andrebbero attuate campagne di informazione per i medici e per i cittadini, per renderli consapevoli dell’altissimo pericolo che l’umanità sta correndo, altro che virus!

Sono i Batteri il vero rischio, a causa dell’antibiotico resistenza ormai dilagante, a causa delle scellerate politiche sanitarie di indiscriminate prescrizioni di antibiotici, a partire dagli anni 70. È necessario arginare la prescrizione di antibiotici a vantaggio di molti rimedi, principalmente fitoterapici, che offrono stessi risultati abbattendo il fenomeno dell’antibiotico resistenza.

Finora non risulta che da parte del mondo politico e da buona parte del mondo medico sia arrivata una risposta.

Rimaniamo in attesa.