Redazione

Il concetto di tempo è una dimensione che permea ogni aspetto della nostra vita. Tuttavia, per alcune persone, il tempo può diventare un mistero intricato e difficile da decifrare. Questo fenomeno è conosciuto come “timeblindness” o cecità temporale, un disturbo di percezione temporale che influisce sulla capacità di percepire e gestire il tempo in modo adeguato. In questo articolo, esploreremo le sfaccettature di questo disturbo e il suo impatto sulla vita quotidiana. La timeblindness è una condizione in cui un individuo ha difficoltà a percepire il tempo in modo accurato. Non si tratta semplicemente di essere in ritardo o di avere un senso di tempo distorto occasionalmente, ma piuttosto di una difficoltà persistente nel comprendere la durata degli eventi, pianificare attività e rispettare le scadenze. Questo disturbo può manifestarsi in diverse forme e gradi di gravità, influenzando vari aspetti della vita di chi ne è affetto. Le cause della timeblindness possono essere varie e includono fattori genetici, neurologici o ambientali. Alcune persone possono sperimentare questo disturbo fin dall’infanzia, mentre in altri casi può svilupparsi in seguito a traumi cerebrali o altre condizioni mediche. Le manifestazioni della timeblindness possono variare da individuo a individuo, ma spesso includono:

  1. Difficoltà nella Pianificazione: le persone con timeblindness possono avere difficoltà a pianificare le loro giornate in modo efficiente, spesso sottovalutando o sovrastimando il tempo necessario per svolgere determinate attività.
  2. Procrastinazione Cronica: la tendenza a procrastinare può essere amplificata dalla difficoltà nel comprendere quanto tempo è effettivamente disponibile per completare un compito.
  3. Problemi di Puntualità: l’essere costantemente in ritardo può essere una manifestazione diretta della cecità temporale. La percezione distorta del tempo può portare a sottovalutare quanto tempo sia necessario per prepararsi e arrivare in un luogo in modo tempestivo.
  4. Difficoltà nella Gestione del Tempo: la gestione del tempo può diventare un compito arduo, con la tendenza a perdere il senso delle scadenze e a sentirsi costantemente sopraffatti dalla mole di lavoro.

I farmaci organoterapici a induzione dinamica (diluiti e dinamizzati secondo la farmacopea Hahnemanniana) sembrano svolgere un ruolo interessante nella pratica terapeutica di questo disordine invalidante. In particolare le fiale di cervello e di lobo frontale, in base alle esperienze riportate, sembrano attivare le funzioni cognitive carenti nella timeblindness.

Nel campo omotossicologico, un prodotto in particolare è sembrato efficace ed è a base di Aconitum napellus, Aesculus hippocastanum, Ambra grisea, Anacardium orientale, Arnica montana, Bothrops lanceolatus, Cervello, Cinchona succirubra, Cocculus indicus, Conium maculatum, Embrione, Gelsemium sempervirens, Hepatine, Hyoscyamus niger, Ignatia amara, Kalium bichromicum, Kalium phosphoricum, Luesinum , Magnesia phosphorica, Medorrhinum, Phosphoricum acidum, Placenta, Ruta graveolens, Selenium, Sulfur, Thuja occidentalis. A induzioni dinamiche che variano dalla 6CH alla 30CH.

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