di Marco Lombardozzi

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che oltre il 25% delle malattie negli adulti ed oltre il 33% nei bambini sotto i 5 anni siano dovute a cause ambientali evitabili e che siano circa 13 milioni le morti attribuibili annualmente ad esposizioni ambientali, di cui oltre 7 milioni legate al solo inquinamento atmosferico. Poiché solo l’8% della popolazione mondiale respira un’aria che rispetta i limiti previsti dall’OMS, il problema è enorme. La maggiore suscettibilità dell’infanzia agli inquinanti è dovuta al fatto che i bambini, in proporzione al peso, respirano, mangiano, bevono più di un adulto e, per il loro comportamento (gattonare, portare tutto alla bocca, eccetera), sono molto più esposti ad agenti tossici. Inoltre, i fisiologici meccanismi di detossificazione non sono ancora pienamente sviluppati e ciò che può essere ininfluente per la salute di un adulto può non esserlo nell’infanzia. L’effetto delle sostanze tossiche che a centinaia passano dalla madre al feto durante la gravidanza attraverso il cordone ombelicale può inoltre comportare conseguenze non solo nel breve termine ma anche nelle età successive, aumentando il rischio di insorgenza di patologie croniche.

il ruolo dell’ambiente quindi è assolutamente determinante. È l’ambiente il vero agente causale che merita tutta la nostra attenzione per curare le intossicazioni che da esso derivano.

Alla luce di queste considerazioni e anche in conseguenza delle festività natalizie che portano con sé una sovralimentazione (o “ipernutrizione”), Gennaio è il mese in cui possiamo e dobbiamo intervenire per detossificare il nostro organismo dai numerosi inquinanti ambientali e, nello specifico, anche alimentari.

Esistono integratori con efficacia importante, uno tra questi è a base di melissa, fico d’india, rosmarino, sassifraga, arenaria, migliarino, fumaria, ononide e boldo. Vediamoli nei particolari: il fico d’india, che contiene flavonoidi, è utilizzato per la sua azione diuretica e spasmolitica, Il Rosmarino ha un’importante attività epato-protettiva. Responsabili di questa azione, oltre all’attività antiossidante e procinetica, sono i flavonoldl, l’acido rosmarinico, ed i derivati terpenici. La Saxifraga è ricca di principi attivi quali tannini, principi amari, leucodelfinine, leucocianidine, miricetina, quercetina, che danno alla pianta proprietà colagoghe, antifiammatorie, diuretiche ed antilitiasiche. Il Migliarino contiene  semi chiamati ”spezzapietra” per la capacità che hanno di disgregare piccoli calcoli della vescica. La Fumaria ha come componenti principali gli alcaloidi del gruppo delle berberine e della protopina, l’acido fumarico, i flavonoldl, l’idrasteina, la captisina, alcuni aminoacidi, e l’acido cerilico. La Fumaria viene utilizzata come colagogo. Il Boldo è una pianta molto nota ed utilizzata nella pratica fitoterapica tradizionale principalmente come carminativo; molto diffuso il suo impiego come coleretico e colagogo perché favorisce la fluidificazione della bile diminuendone la viscosità; è inoltre un diuretico, usato nelle cistiti. L’Ononide ha come componenti principali un olio essenziale (con il trans-anetolo in percentuale maggiore, oltre a carvone e mentolo), gli isoflavoni tra cui soprattutto l’ononina ed il suo 6-malonato, il 7-glucoside della biocanina A. L’Ononide viene usata per incrementare la diuresi, e nella prevenzione della renella. Questo composto va scelto principalmente per drenare e aumentare la diuresi e il funzionamento renale.

Un altro preparato fitoterapico, da immergere in acqua calda a formare un decotto, è a base di Olmo i cui componenti principali sono: mucillagini, tannini (detti olmotannini), fitosterina, stigmasterina, gomme, ulmina, resine, ossalati, sali di calcio, potassio e sodio. Ha proprietà antinfiammatorie su tutto il tratto intestinale il Rabarbaro che contiene derivati idrossiantracenici (aloeemodina, emodina, fiscione, crisofanolo), diantroni (reidine, sennidine), eterodiantroni; svolge azione colagoga coleretica. Tra gli altri componenti il Cardo Santo è un ottimo depurativo epatico, la Bardana  contiene importanti principi attivi che agiscono su fegato e intestino (quali: inulina, sitosterolo, stigmasterolo, lappina, resina, zuccheri, mucillagini, tannini, acido caffeico, acido stearico, acido clorogenico, acido isoclorogenico, acido palmitico, acido costusico, mucillagini, guaianolidi, polienine); Il Trifoglio che, grazie alla presenza di genzianina, genzianidina, genzialuteina, genziabetina, svolge un’importante azione eupeptica. Questo secondo composto è particolarmente efficace quando vogliamo detossificare fegato e intestino.

In conclusione, l’ambiente sta diventando sempre più importante in chiave epigenetica come fattore determinante di malattie croniche ed è possibile  intervenire con mezzi naturali per neutralizzare gli effetti tossici dell’ambiente sul nostro organismo. L’efficacia di specifici fitoterapici è di tutto rispetto.. Fitoterapia e ambiente, insieme, possono curare molti mali dell’epoca attuale.