di Marco Lombardozzi

Tra i miei pazienti sono aumentati del 35% gli adolescenti che vivono chiusi nella loro stanza, hanno pochissime relazioni sociali, hanno un’interazione con i genitori quasi nulla e soffrono di condizioni depressive.

Vivono il disagio che va sotto il nome di hikikomori: una sindrome che colpisce giovani e giovanissimi. Fu classificata per la prima volta in Giappone, infatti il significato della parola, che è un termine giapponese, deriva dal verbo hiku (tirare indietro) e komoru (ritirarsi): “stare in disparte, isolarsi”. Questa espressione nasce per definire un fenomeno caratterizzato principalmente da ritiro sociale, volontaria reclusione rispetto al mondo esterno, isolamento e rifiuto totale non solo per ogni forma di relazione, ma anche per la luce del sole. Questo disturbo non è ancora una diagnosi ufficiale inserita nel DSM-5 anche se, per la sua gravità, richiede l’intervento di professionisti della salute mentale. Coinvolge esclusivamente giovani e adolescenti.

I genitori di questi ragazzi vengono nel mio studio disperati e, soprattutto, impotenti, e questo aggrava la depressione e lo scoraggiamento, già aumentati in loro come nei figli, dal forzato isolamento sociale quale conseguenza delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid 19.

Si tratta di un cambiamento epocale. Il mondo è cambiato e nessuno era preparato per questo.

Il 5 dicembre 2019 viene pubblicato sul New England Journal un importante lavoro: “Alexander C. Stahn et al (2019) Brain Changes in Response to Long Antarctic Expeditions. New England Journal of Medicine, December 5. In pratica alcuni ricercatori tedeschi si sono domandati cosa accade nel cervello umano in una condizione di isolamento prolungato. Hanno quindi monitorato il cervello di operatori che per 12 mesi hanno lavorato nella stazione di ricerca tedesca Neumayer III in Antartide e al termine sono emerse sconcertanti verità: il cervello degli esploratori ha subìto un cambiamento importante: il giro dentato dell’ippocampo, alla fine della permanenza in Antartide, ha mostrato una riduzione significativa rispetto al momento della partenza e anche rispetto al gruppo di controllo che è vissuto in un ambiente normale.

Quindi si è verificato un cambiamento anatomico, cosa rara, al quale è seguito logicamente un cambiamento funzionale. Il giro dentato è la sede della produzione di cellule staminali da cui si formano nuovi neuroni (neurogenesi ippocampale) che si integrano nell’ippocampo garantendo il suo buon funzionamento, che è essenziale per la memoria e per l’attività dell’asse ipotalamo-ipofisi surrene (sistema neuroendocrino dello stress). Questo è quello che verosimilmente accade nel cervello dei giovani che soffrono di sindrome hikikomori.

 Non siamo qui per dire che la fitoterapia da sola può risolvere totalmente questo disturbo ma certamente possiamo aiutare con i prodotti fitoterapici la condizione psichica che consegue al disturbo. Tra i rimedi fitoterapici ce ne sono due particolarmente focalizzati sull’attività che ci interessa: uno è a base di fosfatidilserina e omotaurina. La fosfatidilserina è un fosfolipide che ha la proprietà di ridurre i livelli di cortisolo (che aumenta nello stress) e permette una più efficace comunicazione tra i neuroni facilitando la conduzione degli impulsi nervosi. L’Omotaurina è una sostanza presente in un tipo di alghe marine rosse. Ha una spiccata azione neuroprotettiva, la sua assunzione, per più di 3 mesi, sembra impedire la riduzione volumetrica dell’ippocampo, quell’organo che si riduce, come abbiamo visto, nei casi di isolamento e quindi anche nei fenomeni hikikomori.

Un altro prodotto naturale, in tal caso più indicato nella depressione da isolamento, è costituito da Arginina, Rodiola, Withania, alga Klamath e Magnesio. In particolare la Withania è una pianta con azione antidepressiva e migliora le funzioni cognitive. La Rodiola ha un’azione antidepressiva. Il Magnesio migliora la funzione dei neuroni e la trasmissione sinaptica tra di loro. L’alga Klamath, tra le molte proprietà, svolge un’importante azione antidepressiva. Il fenomeno hikikomori sembra destinato ad aumentare nel mondo. La Fitoterapia è preparata a dare il suo contributo per un aiuto efficace.