Redazione

La cute è il confine tra il mondo esterno e interno. È ciò che dà forma al nostro essere.

Inoltre, alla luce di report scientifici, sembra opportuno concepire la cute come un’antenna ricetrasmittente che influenza e a sua volta viene influenzata dall’ambiente, che è rappresentato da elementi  biologici (microrganismi), biochimici (molecole ambientali), neurosensoriali (stimoli proprio- nocicettivi), frequenziali (campi elettromagnetici). Termici.

Il sistema cutaneo può essere visto come la membrana di una grande cellula.

“La struttura cutanea, sul piano cellulare e biochimico, quindi  è in grado di percepire il mondo circostante (sensibilità propriocettiva e nocicettiva) ma può anche inviare messaggi all’ambiente attraverso il proprio odore, la traspirazione e le manifestazioni visibili (dermatiti, eczemi etc.). “

(Human skin as arrays of helical antennas in the millimeter and submillimeter wave range – physical review letter march 2008)

La cute, quindi, svolge due funzioni che potremmo definire centrifuga (nello stato di struttura emettitrice) e  centripeta (nello stato di struttura ricettrice). Si classifica quindi all’interno del binomio ortosimpatico e parasimpatico che, secondo la visione di Reckeweg, caratterizza la contrazione e l’espansione e in ambito clinico l’infiammazione (ortosimpatico) e la degenerazione (parasimpatico).

Se la cute  non riesce a svolgere adeguatamente e armonicamente le due funzioni, verrà compromessa. Lo scopo della terapia deve quindi essere quello di mantenere o ripristinare la doppia funzione della cute, rice e trasmittente, in equilibrio dinamico con l’individuo e con l’ambiente.

Sarebbe utile a mio avviso, da parte del medico, prenderne atto quando fa diagnosi di patologie cutanee.

Alla luce di quanto sopra non ha molto senso parlare di malattie della pelle bensì di malattie sulla pelle.

Sulla cute si disegnano messaggi, sta al medico decodificarli e curarli con farmaci che siano coerenti con questa concezione della struttura cutanea. Ultimi ma non ultimi i farmaci omeopatici e omotossicologici tra i quali alcuni hanno azione centrifuga (per es. Sulfur) ed altri centripeta (per es. Thuya)

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