La redazione

Come interagire con il bambino con carattere schizoide

Il carattere schizoide ha paura del contatto, fisico e affettivo. Per cui vedremo bambini molto piccoli che, quando ci avviciniamo per un bacio oppure gli diamo una carezza, sono infastiditi e a volte respingenti. Quindi bisogna avvicinarli con cautela, non forzare il contatto. Dobbiamo dargli tempo per abituarsi e avvicinarci piano piano. Quando entrano nella fascia di età 3/6 anni, bisogna educarli ad avere un contatto con se stessi e questo può essere fatto attraverso la stimolazione del bambino a chiedere a se stesso anziché sostituirci a lui/lei. Faccio un esempio: anziché dire metti il maglione perché fa freddo, chiediamo al bambino se per caso sente freddo. Così lo stimoliamo a domandare a se stesso e a entrare in contatto con le proprie emozioni e sensazioni. Questo tipo di relazione è ottimale nel rapporto con il medico

 

Come interagire con il bambino con carattere orale

Il carattere orale non è stato nutrito adeguatamente nella primissima infanzia, e per nutrimento intendiamo anche quello affettivo. Va “scaldato”, il bambino va avvicinato con calore affettivo e “nutrito” attraverso attenzioni e presenza. Questo deve avvenire nei primi 3 anni di vita.
Inoltre, il bambino con carattere orale ha scarsa consapevolezza dei propri bisogni, per cui il genitore deve evitare di decidere sempre per il bambino quale sia il suo bisogno.
Un genitore ansioso che previene le scelte del figlio non aiuta il carattere orale a definirsi e quindi ad affermarsi.. In questo il ruolo del medico è fondamentale, bisogna “educare” i genitori a non rispondere al posto del bambino o bambina, e lasciare che sia lui o lei, con le loro modalità, a rispondere. È un’impresa difficile.

 

Come interagire con il bambino con carattere masochista

il carattere masochista si difende da qualsiasi forma di invasività e si chiude alla comunicazione. Questo carattere è la conseguenza di un atteggiamento invasivo e, a volte, umiliante, attuato dal genitore. Pertanto in questo caso va prima educato il genitore, il quale deve comprendere che se entra nella vita del figlio a gamba tesa e senza la dovuta delicatezza e rispetto, un figlio masochista sarà la logica conseguenza.

Ci sono tanti modi di essere invasivi, a cominciare dai primi mesi di svezzamento, quando il bambino viene imboccato: si può avvicinare il cucchiaino con delicatezza alle labbra del bambino, affinchè lui assaggi il cibo delicatamente e, quando apre la bocca, inserirlo dolcemente, oppure si può inserire con veeemenza il cucchiaino direttamente nella bocca, anche se le labbra non si aprono.

Quest’ultimo è un esempio di atteggiamento invasivo che può cominciare molto presto. In questi casi il medico deve avere molta pazienza e saper entrare con delicatezza nella vita del bambino. Anche la visita può contenere elementi invasivi, pertanto bisogna essere delicati e attenti.

 

Come educare il bambino con carattere psicopatico

Anche in questo caso vale quanto detto per il masochista. Questo tipo di carattere si sviluppa in seguito a un genitore molto controllante e manipolatore. Per cui il padre o la madre devono essere resi consapevoli del loro atteggiamento e delle conseguenze sul proprio figlio. Ma per esperienza so che è un caso molto difficile perché un individuo controllante e manipolativo non accetta di prendere coscienza di ciò.

Pertanto questo è, secondo me, il caso più difficile da trattare rispetto ai precedenti.

Possiamo comunque suggerire ai genitori di provare a controllare meno il loro figlio, di lasciarlo più libero di esprimersi, di affermarsi e di essere ciò che è, a prescindere da ciò che il genitore desidera che sia, e spingere i genitori a comprendere che un figlio non è una proprietà, è un essere umano a se stante, con una sua personalità che non necessariamente deve coincidere con il desiderio o la volontà dei genitori.

Il medico di un bambino con carattere psicopatico deve essere molto esperto in questo campo, per evitare che il bambino o la bambina esercitino il controllo e il dominio su di lui, gestendo il colloquio a proprio piacimento. È il carattere più difficile per il medico che voglia interagire efficacemente con un bambino.