Marco Lombardozzi
I Funghi Medicinali appartengono al gruppo dei Basidiomiceti e presentano importanti caratteristiche nutraceutiche. Oltre a un basso contenuto di grassi, contengono fibre, vitamine, composti fenolici, steroli, terpeni e diversi polisaccaridi. Questi funghi sono pertanto considerati degli alimenti funzionali.
Molti dei composti presenti nei funghi medicinali sono stati sottoposti a studi clinici (di fase I, Il e III). Nei paesi asiatici, i funghi per intero, sia freschi che sotto forma di integratori in polvere sono ampiamente utilizzati come supporto nutrizionale e di accompagnamento a terapie importanti. L’azione di questi funghi agisce sui meccanismi dell’ossidazione, ma soprattutto presenta importanti azioni a livello antinfiammatorio e immunitario.
La recente letteratura scientifica ha evidenziato tra i principali componenti dei funghi medicinali la chitina, l’emicellulosa, gli alfa e beta glucani, i mannani, gli xilani e i galattani.
Ma i Beta glucani sembrano essere quei componenti più incisivi nell’ azione farmacologica immunitaria perché agiscono sia sull’immunità innata: macrofagi, NK, neutrofili, sia su quella acquisita: linfociti B. Il Reishi (Ganoderma lucidum ) contiene diverse sostanze con un alto grado di attività biologica, principalmente derivati dei triterpenoidi e polisaccaridi.
Nell’antichità questo fungo, in base alle sue numerose attività benefiche sull’organismo, venne chiamato “il fungo dell’immortalità”.
La frazione triterpenica contiene diversi derivati dell’acido ganoderico. L’acido ganoderico è stato testato in vitro contro diverse linee tumorali con interessanti prospettive di applicazione sia come anti-metastatico che come agente che promuove la risposta Th 1 (citotossica e pro-apoptotica). La frazione terpenica del Reishi ha mostrato in vitro e su modelli animali una elevata capacità antiossidante promuovendo l’azione del sistema endogeno basato sugli enzimi superossido dismutasi, catalasi, e glutatione perossidasi, suggerendo un possibile ruolo di questi composti nel contrastare lo stress ossidativo.
Ad oggi, oltre 200 diversi polisaccaridi sono stati isolati dal G. lucidum. Quei composti includono B-d-glucani, a-d-glucani, a-d-mannani e diversi complessi di polisaccaridi e proteine. Risultati preliminari hanno evidenziato che questi composti sono in grado di modulare le risposte immunitarie promuovendo l’attività delle cellule Natural Killer e dei linfociti T-citotossici.
Recenti risultati hanno evidenziato che i polisaccaridi e le fibre presenti nel Reishi possono contribuire a modulare il microbiota intestinale, favorendo il ripristino di una flora eubiotica, a seguito di disbiosi indotta da un’alimentazione ricca in grassi, con importanti ripercussioni sul metabolismo lipidico dell’organismo.
Reishi è attivo sul recettore 5-HT2A e questo lo rende efficace come antidepressivo e ansiolitico. Inoltre viene indicato per patologie osteoinfiammatorie, infatti recenti lavori hanno evidenziato la capacità del Ganoderma lucidum di inibire la proliferazione dei fibroblasti sinoviali nell’artrite reumatoide e di inibire la via di trascrizione dell’ NF-KB con conseguente azione antinfiammatoria. In sintesi il Reishi svolge in particolare azione antiossidante, neuroprotettiva, immunomodulante e antiaging.
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