Dott. Marco Lombardozzi
Dall’antica denominazione “febbre da fieno” ad oggi, la Medicina ha classificato molte nuove forme allergiche e il termine febbre da fieno è caduto in disuso, ma non è scomparso il fenomeno allergico di Marzo, mese in cui, più che in qualsiasi periodo dell’anno, si hanno manifestazioni allergiche intense e fastidiose. Se è vero che ormai l’allergia viene definita più che altro una condizione allergica, presente in quasi l’intero arco temporale annuale, è pur vero che Marzo è il mese in cui tutto ciò assume caratteristiche di maggiore entità.
Sono soprattutto le allergie respiratorie che la fanno da padrone in questo periodo: rinite, asma, tosse secca e grassa, broncospasmi. In maggior modo coloro che soffrono di problemi respiratori (BPCO, asma bronchiale, sinusite, faringite cronica) durante il mese di marzo subiscono un acuirsi dei loro disturbi per una sovrapposizione della patologia respiratoria con la componente allergica.
Antistaminici e cortisonici sono le basi terapeutiche allopatiche per contrastare questo fenomeno stagionale, svolgono la loro funzione perché alleviano senz’altro i sintomi, ma non rappresentano una cura causale.
Esistono invece in Medicina fitoterapica alcuni composti molto interessanti a tale scopo. Il primo è a base di Astragalo, Quercetina, Resveratrolo, Bromelina, Bioperine.
L’Astragaloside IV, principio attivo dell’astragalo, in pazienti affetti da asma bronchiale ha dimostrato un effetto antinfiammatorio e antifibrosico. Da studi sui modelli animali è emerso che l’azione dell’astragaloside consiste nel ridurre gli effettori delle reazioni allergiche come IL-4 e IL-5.
La Quercetina inibisce l’espressione del gene (H 1 R) che codifica per il recettore dell’istamina. Una iper espressione del gene ( H 1 R) si è riscontrata in pazienti affetti da rinite allergica. In uno studio è stato riportato che l’assunzione di quercetina porta ad un sollievo significativo dei sintomi oculari causati da allergie da polline. I I Resveratrolo ha azione antiossidante legata alla via delle lipossigenasi e alla produzione dei leucotrieni e alla capacità di promuovere a livello delle cellule immunitarie la produzione di IL-10. La Bromelina è nota in tutto il settore medico per la sua azione antinfiammatoria a largo spettro.
L’azione della Bioperine, contenete piperina,, principio attivo del pepe, di potenziare la biodisponibilità e l’attività biologica di molti metaboliti secondari delle piante. Questo prodotto si trova in commercio in formato capsulare con una posologia di 2 capsule mattina e sera nella fase acuta e di due capsule la mattina nella cura a lungo termine.
Un altro prodotto si è dimostrato utile nelle allergie stagionali, ma non da solo, bensì unito al precedente. Si tratta di un prodotto a base di L-Arginina, bifidobatteri, lattobacilli, vitamina D, curcumina, acido folico e zinco.
I lattobacilli e i bifidobatteri influenzano attraverso il microbioma intestinale l’intero sistema immunitario. La stessa funzione la svolge la L-Arginina. L’Acido Folico riduce sensibilmente l’increzione di IgE mentre il ruolo della vitamina D è quello ormai ben noto di modulare l’azione del sistema immunitario. La stessa funzione la svolge lo Zinco con particolare tropismo a livello cutaneo. Questo prodotto è sconsigliato a portatori di calcoli biliari o di infiammazioni colecistiche, per l’azione potenziante della curcumina. Si presenta in forma capsulare nella misura di 4 capsule al giorno nella fase acuta e di due capsule al giorno nella cura a lungo termine.