Marco Lombardozzi

Viviamo in un’epoca oscura. Il mondo in breve tempo è cambiato e le persone sono stordite e disorientate. È sotto i nostri occhi, sarebbe sciocco negarlo. Non sappiamo dove stiamo andando e non c’è più nulla per cui valga la pena vivere e, soprattutto, per cui valga la pena morire.

Il senso della vita si è ridotto a un numero, quello del conto bancario. La violenza è in esponenziale aumento, sia dentro che fuori le famiglie, ma spesso le sue radici si formano all’interno della famiglia e i rami prolificano all’esterno. Madri e padri che uccidono i figli e figli che uccidono i genitori.

Le cosiddette istituzioni appaiono del tutto impreparate a fronteggiare questo momento, anche perché sono troppo spesso impegnate ad acquisire vantaggi per se stesse e, quando non è così, sono incompetenti e inadatte a trovare soluzioni.

Nessun valore, eccetto quello del denaro, sembra avere significato nella vita della maggioranza delle popolazioni che hanno fatto del benessere la punta d’orgoglio della loro civiltà, ma questo osannato benessere si è trasformato in un mostro che divora se stesso, un Saturno che divora i suoi figli, come la mitologia greca, forse profeticamente, ci ha raccontato.

Siamo incerti, confusi, arrabbiati e tristi. Non ci sono più regole, eccetto quelle dei mercati finanziari che per la verità non hanno mai avuto regole.

La società, intesa come il “luogo” nel quale convivono le persone, perde pezzi e si sgretola sotto i colpi del denaro a ogni costo, il potere a ogni costo, come se avere denaro e potere debba dare identità e significato alla nostra vita. Come se l’acqua e il fuoco così come l’aria e la terra, che sono gli elementi fondamentali del nostro ambiente, decidessero di non esistere senza denaro e potere. Che follia.

Ugualmente come se ossigeno e idrogeno, oppure gli aminoacidi essenziali che compongono il nostro DNA, decidessero che senza denaro e potere non possono esistere. Che follia.

È il momento in cui Caino uccide Caino, cioè l’autodistruzione. In questa fase trova una ferrea logica l’avanzata del mondo dei robots e dell’Intelligenza Artificiale, senza nulla togliere alla loro importanza, non possiamo ignorare che l’essere umano Homo Sapiens sembra in via di estinzione, e non è una frase fatta. Quali interrogativi si pone il medico rispetto a ciò? Quali proposte, quali alternative, quali cure per questo lento agonizzare di un essere collettivo morente? La risposta è un assordante silenzio e, come profeticamente cantò Bob Dylan, soffia nel vento.

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