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Il campo di studio dei vari tipi di microbiota è da anni al centro dell’interesse scientifico. A seguito di questi studi, si è sviluppata un’enorme ricerca sui probiotici, batteri in grado di colonizzare e migliorare l’ambiente dove il microbiota vive. L’ultima scoperta in tale campo è quella riferita al vaginoma. Prima di approfondire ricordiamo la distinzione tra i vari termini usati in questo ambito:

MICROBIOTA è l’ecosistema più concentrato noto attualmente, colonizza distretti corporei, ed è considerato un vero organo. Il MICROBIOTA INTESTINALE  risulta al momento il principale target della ricerca scientifica in questo campo. Ha diverse funzioni: sul sistema immunitario, controlla la crescita dei batteri patogeni, contribuisce al processo digestivo, produce vitamine.

MICROBIOMA è l’insieme del patrimonio genetico dei microrganismi che vivono in un determinato distretto corporeo e delle attività tra questi e l’ambiente.

VAGINOMA è il microbiota che si riferisce al solo ambiente vaginale ed è l’ultima frontiera degli studi dei ricercatori.

Esiste infatti la nota classificazione di Ravel (2011) che distingue i vaginotipi ( the vaginal community state types microbiome, o CST) in quatto classi, che sono caratterizzate dalla presenza di diverse varietà batteriche.

Questi vaginotipi sono classificati in base  a diverse aree geografiche ed etnie.

Il CST 1° , per esempio, presenta una maggioranza di lattobacilli dominanti, grazie ai quali la vagina mantiene un buon “ecosistema”. In altri CST, come il 4°, la carenza di tali elementi è causa di problematiche importanti, non solo infezioni ricorrenti, da batteri, protozoi, virus (hpv per esempio ), ma anche serie conseguenze patologiche in gravidanza.

I lattobacilli, predominanti nella vagina “sana” sono in grado di produrre acido lattico tale da mantenere un ph acido che serve ad ostacolare la colonizzazione e proliferazione di microrganismi patogeni.

ll iattopacio Crispatus, è il più protettivo tra ie varie specie presenti in vagina, con azioni favorevoli, come la ridotta insorgenza di infezioni da patogeni, e uno stato di benessere generale durante tutte le fasi della vita della donna. Un buon equilibrio vaginale è ottenuto quando una sola specie di lattobacillo predomina sugli altri (cioè la bassa biodiversità in vagina mantiene una eubiosi, contrariamente a quanto avviene nell’intestino, dove invece è la biodiversità elevata che determina un buon equilibrio batterico.)

Il vaginoma varia nella composizione in base a vari fattori, tra cui l’età, i livelli ormonali, l’attività sessuale, l’uso di prodotti farmaceutici, le modalità di igiene intima.

La mancanza di equilibrio del microbiota vaginale, che si definisce DISBIOSI, genera e rende più facile l’insorgenza di infezioni vaginali.

È opportuno quindi approfondire questi studi da parte del medico, affinché aumentino le sue competenze nel prescrivere probiotici mirati per lo specifico microbiota su cui si vuole intervenire, ricordando anche che non solo i probiotici sono utili in caso di alterazione del vaginoma o di altri microbioti, ma esistono farmaci omeopatici e omotossicologici fortemente indirizzati verso il ripristino dell’ambiente nel quale il microbiota vive.