Redazione

Un recente studio condotto da ricercatori americani della Texas State University di San Marcos ha evidenziato l’utilità dell’integrazione di folati, vitamina B6 e B12 come prevenzione nella sindrome metabolica. (Zhu J, Chen C, Lu L, Shikany JM, D’Alton ME, Kahe K. Folate, Vitamin B6, and Vitamin B12 Status in Association With Metabolic Syndrome Incidence. JAMA Netw Open. 2023 Jan 3;6(1): e2250621). 

L’interesse di questo studio è dato dal fatto che è stato condotto su un’ampia popolazione di giovani e adulti, monitorati nel lungo periodo (30 anni) Lo studio ha coinvolto oltre 4.400 adulti americani, di cui il 52,8% donne, arruolati dal 1985 e il 1986, dei quali sono stati parametrati assunzione e concentrazioni sieriche di folati, vitamina B6 e vitamina B12, con un monitoraggio lungo 30 anni, fino al 2015-2016. Particolare attenzione è stata data alla tipologia di dieta seguita all’anno zero. Obiettivo dello studio era valutare l’efficacia preventiva di folati, vitamina B6 e B12 contro il rischio di sviluppo, nel tempo, di sindrome metabolica: tale dato è stato rilevato con misurazioni cliniche e di laboratorio e sull’uso di farmaci auto-riferito dai partecipanti.

I risultati suggerirebbero conclusioni positive: infatti, nonostante negli anni di follow-up si siano registrati 1.240 casi di sindrome metabolica, le sostanze assunte sono state in grado di contenere il fenomeno metabolico, con maggiore efficacia quando le quantità introiettate sono state ridotte. Nello specifico: livelli più bassi di assunzione di vitamine si associavano a un basso rischio per l’incidenza di sindrome metabolica. Invece a livelli più elevati di assunzione di 0,39 (intervallo di confidenza – IC – 95%, 0,31 – 0,49) per i folati (p <0,001), di 0,61 (IC 95%, 0,46 – 0,81) per la vitamina B6 (p =0,002) e di 0,74 (IC 95%, 0,58 – 0,95) per la vitamina B12 (p =0,008) si associavano maggiori probabilità di rischio di insorgenza di insulino-resistenza.

In questo caso sembra prevalere l’azione dell’integratore in modo inversamente proporzionale alla quantità: minore quantità maggiore efficacia. Lo studio, quindi, dimostra in modo significativo che integratori di folati a basso dosaggio insieme a vitamine del gruppo B (B6 e B12), possono svolgere un’azione clinicamente rilevante nella prevenzione delle dislipidemie, intolleranza al glucosio e insulino-resistenza