Redazione

Ci siamo posti spesso domande sul quadro immunologico del feto e su quali meccanismi fonda la sua capacità di risposta ad eventuali aggressioni microrganismiche.

Ebbene uno studio ci svela che in realtà il feto non risponde ad un eventuale attacco, come avviene nell’essere umano dopo la nascita, il suo meccanismo è basato sul mantenere sempre accese delle blande difese immunitarie.

Ma come fa ad attivare questo modus un po’ anomalo di funzione immunitaria?

La ricerca * ha mostrato come la placenta utilizzi un trucco per simulare una malattia. Fingendo di essere sotto attacco virale, mantiene il sistema immunitario in funzione delicatamente ma costantemente per proteggere il feto dalle infezioni virali che superano le difese immunitarie della madre.

Quindi la placenta utilizza un trucco insolito per attivare le difese immunitarie e mantenerle attive quando non c’è alcuna infezione.

Crea un virus fittizio che mantiene costantemente attivate le funzioni immunitarie, sia pure in modo moderato.

L’idea che le cellule attivino le difese immunitarie preventivamente “viola molto uno dei concetti degli immunologi”, ha dichiarato Jonathan Kagan, un immunobiologo presso il Boston Children’s Hospital e la Harvard Medical School.

“Poiché le armi immunitarie antivirali possono distruggere i tessuti, le cellule di solito le attivano solo quando c’è una minaccia attiva come un’infezione”, ha spiegato Kagan. “Poi, una volta che l’infezione si risolve, quelle armi vengono spente il più rapidamente possibile”.

Ma la placenta infrange queste regole, secondo la nuova ricerca.

In qualche modo, attiva le difese prima che siano necessarie e poi le lascia accese senza danneggiare né se stessa né il feto.

“Protegge ma non danneggia”, ha detto Hana Totary-Jain, professore associato di farmacologia molecolare presso l’Università del Sud della Florida a Tampa, autrice della ricerca.

Ci sono voluti anni a Totary-Jain e al suo team per arrivare a una spiegazione: le cellule della placenta creano una copia simile a un virus, utilizzando RNA raccolto dai loro stessi genomi, per ingannare i loro sensori immunitari.

Si potrebbe trattare di una sorta mimetismo molecolare che si autoattiva.

Anche se il mimetismo molecolare studiato in immunologia innesca processi autoimmuni, cosa che in questo caso non avviene, però il meccanismo di azione è abbastanza simile.

Questa ricerca apre nuove prospettive terapeutiche. In primis sull’azione del farmaco omeopatico il quale similmente alle cellule della placenta, provoca nell’organismo una risposta attraverso un’azione che mima quella che determina lo specifico quadro sintomatologico.

Sarà interessante approfondire nelle dovute sedi questa nuova scoperta e correlarla all’azione del farmaco omeopatico.

*(During Pregnancy, a Fake ‘Infection’ Protects the Fetus – Quanta MagazineSINE RNA of the imprinted miRNA clusters mediates constitutive type III interferon expression and antiviral protection in hemochorial placentas, Ishani Wickramage, Jeffrey VanWye, Klaas Max, Thomas Tuschl, Umit A. Kayisli, Hana Totary-Jain, giugno 2023 DOI:https://doi.org/10.1)

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