Dr. Marco Lombardozzi

Ormai le vitamine, tra cui la A e la E, vengono prescritte da chiunque, non solo medici non esperti ma, ancor peggio, da non medici, spesso si tratta di casi di autoprescrizione. Questo accade perché si considerano le vitamine alla stregua di caramelle che possiamo prendere sempre e comunque. Non è così. Il meccanismo d’azione che consegue a recenti scoperte, ci fa comprendere che il ruolo svolto dalle vitamine abbraccia un ampio spettro di azione e quindi la decisione di somministrarle e soprattutto il dosaggio, devono essere pertinenza di medici esperti e competenti. Analizziamo ora le caratteristiche della vitamina A ed E alla luce di nuovissimi studi.

La Vitamina A è nota per la sua capacità di regolare l’espressione genica durante la morfogenesi e lo sviluppo embrionale de feto. La vitamina A e tutti i derivati retinoidi biologicamente attivi sono infatti in grado di legare recettori nucleari specifici noti come recettori RAR e RXR che sono dei fattori di trascri­zione ligando-specifici, suddivisi a a loro volta in diversi isotipi. Una delle caratteristiche principali dei recettori dell’acido retinoico è quella di legarsi ad altri membri della stessa superfamiglia come ad esempio i recettori VOR (recettore della vitamina O), i recettori P PAR (recettore attivato dai proliferatori perossisomiali) o i recettori degli ormoni tiroidei.

I recettori VOR, RAR e RXR sono stati individuati in tutte le cellule del corpo umano, e in particolare nelle cellule del Sistema Immunitario. La capacità dei recettori VOR e RXR di combinarsi, una volta attivati dalla presenza del ligando specifico, sottolinea la complessa rete di interazioni tra le Vitamine 03 ed A. La Vitamina A secreta dalle cellule dendritiche associate alla mucosa intestinale, promuove il differenziamento delle cellule T, in particolare dei T helper inducendo immunotolleranza.

Studi sull’uomo sembrano infatti confermare il ruolo della Vitamina A nella modulazione dell’equilibrio di Th17/Treg a favore del linfociti Treg.

Altri lavori evidenziano come la Vitamina A possa intervenire nell’equilibrio Thl/Th2 a livello della mucosa Intestinale.

Nel corso degli ultimi decenni l’attenzione della ricerca medica e scientifica si è concentrata in particolare sui radicali liberi. La Perossidazione dei lipidi è una reazione di ossidazione che colpisce gli acidi grassi polinsaturi ed è l’evento chiave nello sviluppo del processo che porta alla formazione dei radicali liberi. Tale evento innesca delle reazioni a catena che con­tinuano il processo e propagano il danno ossidativo dei radicali liberi a Iivello cellulare.

Il ruolo primario della Vitamina E, invece,  è quello di proteggere i tessuti dell’organismo dalle reazioni di ossidazione e perossidazione e dall’azione dei radicali liberi, svolgendo quindi un azione antiossidante.